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Roma: è bufera su Jump, il nuovo servizio di bike sharing di Uber

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Lanciata pochi giorni fa da Uber, “Jump” la nuova società che si occupa di bike sharing a Roma, è già nell’occhio del ciclone.

Sulle mappe Google della app, il quartiere romano dove si trova Piazza Vittorio viene denominato “Chinatown”.  Questo ha scatenato una serie di polemiche tra gli utenti del servizio.

A reagire contro denominazione impropria del quartiere Esquilino sono proprio i residenti, la maggior parte dei quali rivendica il nome originario perché, tra l’altro, è storicamente riconducibile ad uno dei sette colli di Roma. Anche se le attività commerciali cinesi sono sicuramente assai numerose in questa zona, non è giusto attribuire a questo quartiere il nome “Chinatown”.

Se per qualcuno la localizzazione di un luogo è più semplice attraverso una connotazione commerciale, non è giusto bypassare l’identità storica come in questo caso.

Polemiche su Jump

Inoltre gli utenti considerano i costi di “Jump” troppo alti, soprattutto se messi a confronto con il medesimo servizio di bike sharing fornito a Milano. Altra nota dolente è il vandalismo: erano trascorsi pochi giorni dall’installazione delle biciclette, che già alcune sono state vandalizzate.

Per evitare il vandalismo e tenere sotto controllo il servizio, sono state stabilite alcune regole circa il transito e il divieto di passaggio in alcune zone della Capitale.