Con questo sistema Angelo Casamonica, 39 anni, avrebbe pranzato e cenato gratis in diversi locali di Monti, del Laurentino e del Tuscolano fino a quando non sono intervenuti i carabinieri. Rinviato a giudizio per estorsione.
Una cena in un ristorante in zona Furio Camillo. Un pranzo tra le vie del rione Monti e altri pasti consumati tra i quartieri Laurentino e Tuscolano. Antipasti, primi, secondi, dessert e vino incluso. Il tutto senza pagare neanche un euro. All’indagato sarebbe bastato pronunciare una frase per salutare i ristoratori senza prima passare dalla cassa: “Sono Angelo Casamonica, il nipote di zio Vittorio”.
Fonte: Roma la Repubblica.it