Tre mappe fotografano l’accessibilità per i romani ai servizi di base. La scuola, primaria e secondaria ma anche università e centri di formazione professionale, la fermata del bus o della metro, e ancora il consultorio, l’ambulatorio, il pronto soccorso, quanto distano da casa per il cittadino? Izilab ha calcolato i dati a seconda dei diversi e municipi e quartieri di Roma, lo ha fatto per il Campidoglio all’interno del piano di sviluppo della “Città dei 15 municipi”, il modello sognato dal sindaco Gualtieri che porterà i servizi di base, è la promessa, a meno di 15 minuti a piedi o in bici da casa, ovunque, in tutta Roma. Per cominciare è però necessario avere ben chiaro il quadro attuale. Da qui le tre cartine interattive, caricate sul sito di Izilab, dove è possibile verificare il livello di accessibilità ai suddetti tre servizi di base e confrontarlo con quello di altre zone cittadine. Vediamone insieme i principali elementi.
La scuola
La prima mappa presenta la distribuzione sul territorio comunale, diviso in 2656 esagoni del diametro di 1250 millimetri, dell’indicatore Istruzione che misura l’accessibilità ai tre distinti livelli: la scuola dell’infanzia (asilo e infanzia comunale e statale), la scuola dell’obbligo, primaria e secondaria di primo e secondo grado (scuole medie, licei e istituti superiori) e infine all’istruzione non obbligatoria, ovvero i centri di formazione professionale e le università. In questo caso le zone in cui l’indicatore è più alto e quindi l’accessibilità è maggiore sono quelle dei municipi I (Centro storico), II (Parioli-Nomentano) e V (Pigneto-Centocelle). Le aree invece ad accessibilità più bassa sono quelle a ovest della città, in particolare fuori dal Raccordo nel XIV, XIII, XII municipio. Per la scuola dell’infanzia invece l’accessibilità sul territorio comunale risulta piuttosto buona ovunque, con l’eccezione delle zone esterne del municipio IX (Trigoria e Spregamore).
Fonte: RomaToday