Cessione Azienda
Perché vendo (perché compro)
I motivi che spingono a vendere sono diversi: esigenze di spazio; problemi personali; problemi famigliari; malattia; difficoltà finanziarie, ecc.. Queste vicende possono provocare nel proprietario dell’azienda la necessità (non necessariamente – l’urgenza -) di liquidità.
I motivi che spingono ad acquistare, quando si è provvisti di disponibilità finanziarie, sono simili ma di segno opposto.
I casi che si riscontrano sono innumerevoli perché, se ci soffermiamo sui motivi personali e famigliari, questi possono riguardare l’impiego lavorativo dei figli, piuttosto che la separazione dal coniuge, un insanabile litigio tra i soci piuttosto che il pensionamento lavorativo del titolare.
Quando si vende per esigenze di maggior spazio (caso piuttosto frequente), le motivazioni sono facilmente legate alla crescita dell’azienda.
Al contrario, l’azienda riduce le sue dimensioni perché i soci si separano o perché si decide di vendere un’unità più grande per poi comprarne una più piccola. Diversi casi come questo, negli ultimi anni, si sono verificati nel settore della ristorazione dove, per effetto della crisi economica, i ristoranti di maggiore dimensione, nati nei decenni precedenti, sono andati in difficoltà a causa dell’insostenibilità dei costi fissi. In tale frangente, il ristoratore ha preferito vendere al miglior offerente per poi acquistare un esercizio di piccole dimensioni, gestibile con il solo aiuto dei suoi famigliari.
I motivi economici e finanziari possono essere relativi al calo degli incassi o alla difficoltà di ripagare i debiti, ad esempio quando si è affrontata una ristrutturazione ricorrendo a prestiti bancari che non si riesce a restituire. I casi comunque sono infiniti perché le motivazioni possono sovrapporsi e miscelarsi.
L’intensità e la forza con cui queste necessità spingono le parti ad agire determinano le condizioni della cessione, perché influiscono sui rapporti di forza contrattuali, definendo il punto di compromesso della trattativa.
Ora si comprende meglio che il prezzo di cessione di un’attività è la risultante dell’accordo tra le parti raggiunto grazie ai risultati della gestione aziendale e all’entità del patrimonio aziendale del venditore oltre che grazie alla rispondenza dell’azienda in cessione agli obiettivi imprenditoriali del compratore, infine, ma non per ultimo, il prezzo di cessione è condizionato anche dagli obiettivi e dalle vicende personali e famigliari degli attori.
Nell’insieme degli affari immobiliari trattati dalle Agenzie le cessioni aziendali rappresentano una parte molto peculiare perché il contesto in cui si opera è quello produttivo e professionale, di organizzazione del lavoro e dei mezzi produttivi. Diversamente, gli affari che riguardano la locazione o l’acquisto di beni immobili, rispondono ad esigenze abitative e di impiego del risparmio del compratore, ad eccezione delle operazioni che riguardano i beni strumentali. Anche per questi affari tuttavia si riscontra interesse da parte di piccoli risparmiatori alla ricerca di alternative all’impiego in titoli.
Prossimamente: Chi vende – Chi compra. Importanza dell’assistenza degli specialisti.
Per informazioni:
Dott. Vincenzo Cortese
Studio Cortese Immobiliare d’Impresa
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