Il rebus sulla futura discarica della capitale è sempre più una partita tra grillini. Un testa a testa che minaccia di finire sul tavolo del premier Giuseppe Conte. Ieri il nuovo round: Stefano Vignaroli, onorevole 5S nato e cresciuto a due passi da Malagrotta e oggi presidente della commissione Ecomafie, si è presentato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e in Comune. Un doppio vertice per ribadire il proprio ” no ” alla delibera con cui il 31 dicembre il Campidoglio pentastellato ha scelto Monte Carnevale, di nuovo la Valle Galeria, come prossimo sito per lo smaltimento dei rifiuti di Roma.
Nel salotto dell’Orologio, quello in cui solitamente la sindaca ospita ambasciatori e capi di Stato, Vignaroli ha visto Virginia Raggi e si è confrontato a lungo ( alzando spesso la voce) con il capogruppo Pacetti e i consiglieri Diaco e Di Palma. Più che un incontro, uno scontro. Dal Comune ribadiscono che non ci sono mai stati ripensamenti su Monte Carnevale e che il dietrofront arriverà solo se i tecnici capitolini individueranno problemi sul sito.
“Dobbiamo applicare la legge, abbiamo le mani legate”, si è sentito dire Vignaroli a palazzo Senatorio. Una frase indigesta, visto che il deputato che per anni ha lottato per la salvaguardia della Valle Galeria adesso è pronto a farsi sentire anche a palazzo Chigi. Magari portando a Conte lo stesso dossier che ha depositato ieri sulle scrivanie di Raggi e Costa. Il ministro ha accolto le riserve del deputato: “Prima di decidere il Comune ascolti i rilievi tecnici di Municipio e comitati. Scelga coi cittadini, non contro di loro”.
Nel documento ( a cui vanno aggiunti quelli depositati dal XII Municipio e dalla consigliera 5S Simona Ficcardi) ci sono tutte le prescrizioni che nel 2012 convinsero l’allora ministro Corrado Clini a fare retromarcia proprio su Monte Carnevale. Nei report si segnala la falda acquifera affiorante nella cava, la vicinanza ( circa 80 metri) alle prime case e a un’antenna del ministero della Difesa, contrario al progetto. Ancora: Monte Carnevale guarda il sito di interesse comunitario di Macchia Grande e l’aeroporto di Fiumicino. Una discarica attirerebbe i gabbiani, aumentando il rischio di birdstrike per gli aerei. Ora la palla passa al Campidoglio: gli uffici valuteranno i dossier, poi la giunta deciderà. Sempre sotto gli occhi della Regione, che minaccia il commissariamento e osserva le mosse dei grillini.
Una famiglia che continua a perdere pezzi: ieri al XII Municipio il consigliere 5S no vax e anti-5G Quaresima è passato al gruppo misto a causa della cattiva gestione della crisi dei rifiuti. Un’emergenza che riempie le strade di immondizia e agita Raggi: ieri è stato chiesto conto ad Ama dei ritardi sulla raccolta dei sacchetti. Immediata la risposta di Stefano Zaghis, manager della municipalizzata: ” Mancano i mezzi ” . Resterà invece a Saxa Rubra l’area per il trasbordo, prorogata di altri sei mesi.
Fonte: Roma la Repubblica.it