A Roma i Carabinieri hanno da poco concluso un’operazione di indagine che hanno intitolato “Robin Hood”, proprio come il celebre personaggio che sottraeva denaro ai ricchi per donarli a chi non ne aveva. I protagonisti della vicenda, però, in questo caso intascavano il maltolto senza donarlo ai poveri, servendosi anche di una “talpa” presso il Municipio e di una negli uffici dell’inps.
La dinamica della truffa
Fingendosi manager di un certo rilievo, cinque persone (tutti di nazionalità italiana) richiedevano sotto falso nome finanziamenti e prestiti ad enti e istituti di credito. Gli indagati ottenevano facilmente denaro appropriandosi della documentazione che apparteneva ad alcuni pensionati grazie alla complicità dell’impiegato INPS e dell’impiegato presso il Municipio VIII, che reperiva invece i dati inerenti la carta d’identità.
Arresti e reati contestati
In seguito all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, i cinque truffatori sono stati arrestati con le accuse di falso, accesso abusivo a sistema informatico, truffa e sostituzione di persona.
Tra i destinatari dell’ordinanza vi era anche un impiegato INPS di 67 anni, deceduto prima di essere posto in arresto a seguito di una malattia.
Le vittime di questa mega truffa sono tutti ex manager di enti pubblici ed aziende italiane per conto dei quali i malviventi chiedevano denaro attraverso mutui, prestiti, cessioni del quinto, per un totale che ammonta a centinaia di migliaia di euro.
L’indagine, conclusasi nei giorni scorsi, ha permesso di mettere fine ad una truffa ben collaudata e abbastanza ramificata sul territorio nazionale.