C’è ancora sgomento e incredulità difronte ad una morte assurda come quella del 25enne romano Luca Sacchi. Mentre le indagini proseguono per scoprire il movente dell’omicidio, la fidanzata del giovane, Anastasiya Kylenyk, racconta la sua versione dei fatti.
“Luca ha tentato di proteggermi, se si fosse nascosto non sarebbe successo nulla”, ha dichiarato la ragazza, che in seguito ad una botta in testa era caduta a terra perdendo i sensi.
“Poi mi hanno detto che Luca ha visto che mi stavano per picchiare ancora, l’ha atterrato, l’ha preso e l’ha buttato a terra. E là si sono spaventati, perché Luca era uno sportivo, era un ragazzo grosso, si allenava sempre. Quindi non ci ha visto e mi è andato a proteggere. Lui ha protetto me, come ha fatto sempre“. Nel racconto di Anastasiya non c’è posto per la droga o altri simili motivi.
“La droga non c’entra niente. Noi eravamo lì per guardare il fratellino più piccolo che era dentro al pub. La droga non c’entra. Luca ha dato tanto amore e lo riceverà continuamente”, ha ribadito la ragazza, con voce rotta dall’emozione.
I due presunti responsabili sono stati condotti presso il carcere di Regina Coeli. I capi di accusa sono pesanti: dovranno rispondere di rapina, omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. Agli investigatori ora tocca dipanare la matassa di un movente che resta ancora piuttosto oscuro.