Non è periodo facile per il primo cittadino di Roma: la sindaca Raggi è sotto l’occhio del ciclone per alcune questioni di prioritaria importanza per la Capitale, come i rifiuti e il licenziamento dei lavoratori della società partecipata del Comune “Roma Metropolitane”.
Le critiche verso il suo operato le stanno piovendo addosso da più parti: anche il cantautore Renato Zero, durante la presentazione del suo ultimo album di brani inediti “Zero il Folle” ha commentato con parole piuttosto pesanti la situazione in cui versa Roma attualmente: “Quando un essere umano attraversa Roma, che dovrebbe essere la capitale d’Italia, del governo, ospita lo stato della Città del Vaticano, io trovo assurdo che con queste componenti io debba affrontare le buche, il disagio della sporcizia e soprattutto la non capacità di risfoderare l’ottimismo e l’entusiasmo“.
Non è la prima volta che il famoso cantautore romano rivolge critiche aspre verso l’amministrazione comunale guidata dalla Raggi. Qualche tempo fa aveva infatti dichiarato: “I romani non se lo meritano tutto questo tracollo, bisognerebbe che qualcuno se ne rendesse conto. Siamo un popolo civile, gente che si è adattata a vivere anche nell’estrema periferia, dove l’acqua non arriva sempre e dove la luce costa di più che ai Parioli“. Con il sarcasmo che lo contraddistingue, Zero ha proseguito dicendo: “Io ho paura che alle volte guardo il cielo e penso di avere scritto il cielo ma il mio cielo non era quello, era un cielo che si affacciava anche col temporale ma i temporali di una volta erano sorridenti, ti regalavano il sorriso, venivano a pulire quello che non puliva la Raggi”.
Le parole di Renato Zero sono senz’altro giuste e sacrosante, ma forse pronunciate in un contesto poco adatto, quello della conferenza stampa per la presentazione del suo ultimo lavoro discografico all’Auditorium “Parco della Musica”.