osa celavano le possenti mura che tra il 1302 ed il 1303 fece erigere papa Bonificio VIII Caetani? Nel parco archeologico dell’Appia Antica è partita una campagna di scavi finalizzata a rispondere a questa domanda.
Un’area da investigare
Nella zona difronte al mausoleo di Cecilia Metella, in quella che oggi si presenta come uno spazio verde, doveva esserci ben altro che un semplice prato. Nell’area di due ettari che è racchiusa dalle mura fortificate, la presenza della sola chiesa di San Nicola e dell’elegante palazzo della famiglia Caetani appare infatti sospetta.
L’ipotesi del villaggio medioevale
Storici ed archeologi ancora non sono riusciti a risolvere il mistero di cosa fosse presente in quella zona, ma qualche ipotesi è già stata avanzata. Le mura ricordano infatti le cosiddette “villenove” ovvero i boghi fortificati che in epoca medievale venivano costruiti per difendere le proprietà nobiliari. Al loro interno potevano trovarvi riparo, proprio perché fortificate, i contadini che lavoravano le terre circostanti. Ma, come l’ente parco dell’Appia Antica ha spiegato nel post che annuncia la campagna di scavi, “Rispetto alle molte villenove conosciute, l’impianto dei Caetani appare desolatamente vuoto, ad eccezione del palazzo baronale e della chiesa”.
Le due ipotesi
Le indagini effettuate con il georadar nel corso degli ultimi mesi hanno consentito di scoprire le tracce di una struttura rettangolare sul fronte stradale. Lo scopo degli scavi appena avviati è proprio quello di verificare se quei segni corrispondano ad un villaggio medievale, poi abbandonato e distrutto, oppure se siano ancora più antiche. Perché potrebbero essere le tracce di strutture legate ad un uso funerario che, in epoca romana, avvenivano lungo i bordi dell’Appia Antica.
Fonte: RomaToday