Un operaio è morto oggi a Roma, mentre stava manutenendo l’ascensore del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli affari esteri. È la seconda vittima di un incidente sul lavoro nella capitale, dopo Bernardino Passacantilli, 61 anni, che ha perso la vita mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un palazzo al civico 3 di via Toscana, a due passi da via Veneto, poco prima dell’ora di pranzo.
I carabinieri indagano sull’operaio morto
L’incidente di oggi è avvenuto alle 8:30, proprio nella giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. In piazzale della Farnesina, oltre personale medico del 118 che non ha potuto fare altro che appurare il decesso della vittima, anche i vigili del fuoco con le squadre Saf e Usar per recuperare il corpo e mettere in sicurezza la zona. Ad indagare sul caso i carabinieri della compagnia Trionfale, mentre per i rilievi la VII sezione di via in Selci.
Il commento dei sindacati
Sul caso sono intervenuti i sindacalisti Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Armando Valiani, segretario regionale Ugl Lazio: “L’incidente mortale non è avvenuto in un cantiere edile abusivo in una delle nostre periferie, tanto meno in un’azienda agricola che sfrutta la manovalanza extracomunitaria, o in una fabbrica in cui il profitto è più importante della sicurezza, bensì all’interno di un Ministero di Roma che, nell’immaginario collettivo, rappresenta uno di quei luoghi assolutamente sicuri”.
“Pertanto, a nome del sindacato Ugl, esprimo il cordoglio alla famiglia della vittima e invito tutti a riflettere sull’accaduto, in quanto non esistono luoghi di lavoro sicuri e non è ancora sufficiente l’impegno del nostro Governo affinché il lavoro sia dignitoso, retribuito adeguatamente, ma soprattutto sicuro. – aggiungono – Ancora una volta chiediamo alle istituzioni nazionali e al presidente Draghi di intervenire urgentemente, intensificando i controlli e rafforzando la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione silenziosa dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle cosiddette morti bianche e ribadire ancora una volta basta stragi”.