Home ATTUALITA’ Peste suina: ok ai rimborsi per le aziende che hanno subito danni

Peste suina: ok ai rimborsi per le aziende che hanno subito danni

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Accolte le richieste degli allevatori. Assessora Onorati: “Potranno ricevere rimborso del 100%”.

iuti per gli allevatori ed in generale per le aziende che stanno pagando le conseguenze del diffondersi della peste suina africana. La conferenza Stato Regioni ha deciso di venire incontro alle richieste di un settore che, solo nel Lazio, conta oltre 40mila suini.

I fondi a disposizione

Ad annunciare la misura a sostegno dei produttori ha provveduto l’assessore regionale all’agricoltura, Enrica Onorati. “La conferenza stato regioni ha dato parere favorevole a offrire sostegno alle aziende suinicole italiane, e quindi anche del Lazio, che hanno subìto danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento adottate per bloccare la peste suina. Le risorse stanziate e disponibili sono 25 milioni di euro provengono dal Fondo nazionale per il sostegno della filiera suinicola, si tratta di una somma importante che permetterà alle quattro regioni dove sono stati registrati casi di peste suina africana Lazio, Piemonte, Liguria e Abruzzo, di attenuare i danni subiti a causa delle misure che, anche nel nostro territorio, sono state adottate”.

La richiesta della regione

A fine maggio anche il presidente Nicola Zingaretti era intervenuto, scrivendo al ministro Patuanelli per chiedere di venire incontro alle esigenze economiche del comparto. Come aveva ricordato il governato del Lazio, in regione “risultano presenti oltre 12mila allevamenti suinicoli, per un totale di circa 42.000 capi”, per i quali “diffusione dell’epidemia rappresenta una grave minaccia”. Lo è anche per i 1112 allevamenti semibradi presenti nella regione. Vanno inoltre considerati anche i danni che, le aziende del settore, subiscono per il divieto di “movimentare al di fuori della zona infetta la paglia ed il fieno per almeno 90 giorni” aveva ricordato Zingaretti nella lettera al ministro Patuanelli.

Fonte: RomaToday