A Fonte Meravigliosa sono in corso i lavori per un nuovo spazio di socializzazione finanziato con 300mila euro, ma ne servono ancora 40mila per concludere l’opera.
Un viale di collegamento tra due aree del quartiere quasi completamente rifatto, i pini potati e messi in sicurezza. Finora è questo quanto realizzato tra via Ferruzzi e via Meldola nel quartiere di Fonte Meravigliosa, nel IX municipio. Un lavoro iniziato ad agosto 2021 e finanziato con i fondi del bilancio partecipativo varato tre anni fa dall’amministrazione Raggi. Da fare, però, c’è ancora molto e i tempi di realizzazione sono incerti, anche perché legati al reperimento dei soldi necessari.
Il progetto finanziato con i soldi del bilancio partecipativo
Per capire cosa sta succedendo nella zona centrale del quadrante, al confine con l’Ardeatino (municipio VIII), in uno dei piani di zona di Roma, bisogna fare un passo indietro. Quando viene lanciato il bilancio partecipativo, infatti, il comitato di quartiere Vigna Murata sfrutta l’occasione e decide di presentare alcuni progetti, tra questi c’è quello di una nuova area attrezzata proprio davanti alla chiesa di Santa Giovanna Antida Thouret e nei pressi di un centro sportivo (il Fonte Roma Eur) e del mercato rionale di via Meldola. L’idea ottiene 811 voti online, è la dodicesima in graduatoria su tutta Roma (su 111 ammesse alla consultazione finale), la terza nel IX. Il meccanismo del bilancio partecipativo è infatti questo: i progetti sono stati messi online sul sito del comune e votati da tutti i cittadini romani e in base alla classifica hanno ottenuto l’ok al finanziamento. L’arena civica ottiene circa 300.000 euro e parte la progettazione.
La necessità di rifare un viale devastato dalle radici
“Era dal 2013 che chiedevamo di rifare il viale – racconta Carla Canale, al tempo presidente del Cdq e oggi consigliera in IX nella Civica Raggi – perché le radici dei pini crescendo avevano rialzato la superficie che prima era asfaltata. Questa per noi era la priorità, dopodiché abbiamo proposto di trasformare il campo da bocce in un luogo di ritrovo socio-culturale e collegato a questo la sostituzione della pista di pattinaggio in una piccola arena, sul modello del teatro Alessandrino a Tor Tre Teste”.
Fonte:RomaToday