Un anno scolastico all’insegna della penuria, quello che si è appena inaugurato nella Capitale e nell’intero Lazio. La situazione è abbastanza critica, dato che si segnalano carenze di banchi e sedie in alcuni istituiti scolastici, e che mancano all’appello 2.500 docenti e 80 Presidi. I supplenti, invece, attendono di essere chiamati e ingrossano le graduatorie scolastiche. Il ministro dell’Istruzione Fieramonti è intervenuto direttamente a donare agli alunni di una scuola media nel VI Municipio alcuni banchi nuovi e lavagne digitali.
Cattedre scoperte a Roma per il 25-30%
Stando alle stime effettuate, le carenze nell’organico a Roma e nel Lazio sono davvero impressionanti. Le cattedre romane ad oggi risultano ancora scoperte per il 25-30%, e i dirigenti attingono alle liste di “messa a disposizione” dei precari per colmare le lacune, attendendo che, breve, l’Ufficio scolastico regionale proceda alla nomina di altri supplenti che attendono in graduatoria. Situazione drammatica anche per i docenti di sostegno, che in tutto sono 6.742, ma ce ne vorrebbero almeno 675 in più.
Dirigenti scolastici: aumentano i casi di reggenza
A rallentare l’efficienza delle scuole si aggiunge anche la penuria di Presidi: quelli presenti sono costretti ad assumere la reggenza di più istituti contemporaneamente. A Roma, su complessivi 504 plessi, i casi di reggenza sono ottanta! La situazione è grave anche a causa dei numerosi pensionamenti anticipati con “Quota 100”, oltre a quelli fisiologici (che hanno portato via ben 2000 docenti). Le scuole di ogni ordine e grado della Capitale e della regione Lazio lamentano carenze sia di personale, che di tipo economico. In alcune classi mancavano le sedie e i banchi per cominciare le lezioni, per non parlare di strumenti e sussidi più complessi.