I risultati dell’indagine annuale svolta dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici della Capitale presentati in Campidoglio all’inizio di ottobre sono molto chiari. I romani, per il quinto anno consecutivo, “bocciano” sia la qualità della vita che i servizi pubblici presenti nella loro città.
Tra i cittadini più delusi al primo posto ci sono le donne, seguite da laureati e anziani. Anche le aspettative future non sono rosee: per la maggior parte dei romani nei prossimi cinque anni non si vedranno cambiamenti, solo il 30% di essi ritiene che le cose possano migliorare.
Non passano l’esame dei cittadini i servizi di viabilità, il decoro urbano, l’ambiente, il paesaggio, mentre il trasporto pubblico viene bocciato senza alcuna possibilità di appello. Nell’indagine resta salva la cultura, ed anche il tempo libero (che però “strappa” appena la sufficienza dei voti).
Priorità di intervento
Secondo gli abitanti della Capitale, vi sono alcuni settori che necessitano di interventi tempestivi: l’igiene urbana (raccolta dei rifiuti in primis e pulizia delle strade), gli autobus e l’illuminazione stradale. Certo, chi vive a Roma non ha un’immagine confortante di questa Metropoli, che negli ultimi tempi sembra essere lasciata un po’ a se stessa. Ma è chiaro che un’indagine come questa può servire ad avere una maggiore consapevolezza dei problemi esistenti e delle priorità di intervento.