Le Torri progettate da Cesare Ligini diventeranno presto sedi di nuovi edifici direzionali realizzati in chiave ecosostenibile. E’ in fase di avvio, infatti, la riqualificazione delle torri, che appartengono a Roma Capitale e Piazza Depositi e Prestiti (CdP). L’intervento prevede un investimento di circa cento milioni di euro.
Un po’ di storia
Le torri, che oggi sorgono nel quartiere romano dell’EUR, sono state costruite nel 1961 allo scopo di accogliere all’interno gli uffici del Ministero delle Finanze. Dopo di che, svuotati gli uffici ministeriali, verso la fine degli anni Novanta si era progettato di costruire nelle torri una struttura alberghiera. Ma tale progetto, come tanti altri che furono ideati, non si sono mai realizzati. Le torri sono rimaste nel quasi totale degrado ed abbandono. Finalmente, dopo una lunga serie di vicissitudini, ora le due torri dell’Eur torneranno a nuova vita diventando esempi di riqualificazione “green” a livello internazionale.
Intervenire sugli edifici progettati da Ligini consentirà non solo di migliorarne la fruibilità e l’accessibilità, ma anche di migliorare lo skyline urbano in termini architettonici e urbanistici. Il progetto che verte intorno a questi edifici è assai ambizioso: le Torri Eur diventeranno esempi virtuosi di utilizzo di edifici a scopo direzionale improntati alla sostenibilità ambientale. Gli interventi saranno infatti eseguiti seguendo elevati standard energetici.
Sarà lo Studio UNO A a dirigere i lavori: la ditta si è aggiudicata il bando riservato ad architetti under 40. I lavori dovrebbero essere completati in tre anni.
Il complesso immobiliare è costituito da una superficie complessiva di 62 mila metri quadrati a cui vanno ad aggiungersi posteggi interrati con 113 posti moto e 258 posti per auto.