Aprire, in sicurezza, i centri estivi a Roma. I consiglieri M5s stanno lavorando in commissione Sport per mettere nero su bianco una proposta, ma intanto il Partito democratico, dopo le liti degli scorsi giorni sul tema con la maggioranza, pressa perché si intervenga il prima possibile.
Nel corso di una videoconferenza stampa alla presenza, tra gli altri, del segretario romano, Andrea Casu, dei consiglieri comunali Valeria Baglio, Giulia Tempesta e Giulio Pelonzi, e dei presidenti del I e del II Municipio, rispettivamente Sabrina Alfonsi e Francesca Del Bello.
Cuore della proposta l’individuazione di “spazi educativi integrati” negli spazi esterni ed interni, scolastici e non, di competenza comunale dove far stare i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni, nel rigoroso rispetto dei criteri di sicurezza, con l’aiuto delle associazioni. Ad entrare nel merito della proposta è stata Valeria Baglio, vicepresidente della commissione Scuola del Comune.
“Per arrivare a questa proposta abbiamo ritenuto necessario aprire un tavolo di confronto con famiglie, sindacati, associazioni, psicologi e psichiatri – ha spiegato – pensiamo a spazi con percorsi formativi innovativi e attività ludico sportive, con personale formato e tutto in sicurezza. L’obiettivo della mozione è essere pronti a mettere a disposizione dei bambini, dei ragazzi e delle mamme, diversi centri aperti e spazi educativi integrati fino ai 14 anni. Il Comune non si deve sostituire ai Municipi ma mettere a disposizione risorse e indicazioni centrali e univoche. Pensiamo infine a una sanificazione preventiva e a una periodica, anche plurigiornaliera, piu’ derattizzazione e disinfestazione. Speriamo che la maggioranza capisca e voti la nostra proposta”.
“Il II Municipio è pronto per aprire i centri in sicurezza – ha spiegato Del Bello – in questi mesi abbiamo discusso a lungo su questo tema, molto sentito da parte delle famiglie. Abbiamo molte strutture che possono ospitare i centri estivi, circa 15 istituti che abbiamo già selezionato. E abbiamo anche avviato la ricognizione delle aree verdi con strutture al chiuso. Abbiamo infine individuato alcune risorse che utilizzeremo per la sanificazione degli ambienti”.
“I bambini – ha aggiunto Alfonsi – sono i grandi assenti dei decreti. Bisognava per forza recuperare. Dobbiamo assolutamente restituire loro la possibilità di socializzazione, di crescita, di spazi all’aperto e di elaborare questo periodo. Anche al I Municipio siamo pronti, noi da sempre ci siamo attivati con i centri estivi e fatto in modo che questi diventassero momenti di inclusione”. “Di fronte a ritardi intollerabili da parte dell’amministrazione Raggi sul fronte dei buoni spesa o dei bonus affitti- ha chiuso Casu- riteniamo che su qesto tema bisogna essere pronti e per questo il Pd Campidoglio ha portato avanti questa iniziativa per contribuire ad un’apertura in tutta sicurezza dei centri estivi anche nella nostra città”.
“Nessuno a questo punto si permetta di privare i bambini e le famiglie di questa opportunità che dopo 3 mesi di lockdown è diventata una necessità. Inefficienza e ritardi non potranno essere tollerati. C’è in gioco la salute psico fisica e l’equilibrio emotivo dei più piccoli, in particolare di quelli in condizione di maggiore fragilità economica, sociale ed educativa e con disabilità” dichiara Claudia Daconto della segreteria romana dei dem.
I contenuti della mozione
Le linee guida per la riapertura dei centri estivi sono fissate in una mozione da portare in Aula. Ecco i punti principali:
– individuare, mappare e inserire nell’elenco delle strutture scolastiche, normalmente utilizzate per i centri estivi, tutti gli spazi di competenza comunale, scolastici e non, sia interni che esterni, che presentino caratteristiche idonee a poter ospitare “spazi educativi integrati”, nel rigoroso rispetto dei criteri di sicurezza contenuti nei DPCM e nei protocolli del comitato tecnico scientifico;
– attivarsi da subito per programmare le sanificazioni preventive degli spazi individuati e predisporre un programma di sanificazione periodico, anche plurigiornaliero, durante l’apertura degli spazi ai bambini;
– attivarsi da subito per la piena fruibilità degli spazi individuati, prevedendo anche, laddove si occupino spazi aperti, l’utilizzo di strutture ombreggianti e dispositivi di copertura;
– prevedere la messa a disposizione delle medesime strutture per ospitare incontri di piccoli gruppi di bambine e bambini finalizzati, alla presenza di educatrici e insegnanti, al saluto di fine anno, altrimenti detto “rito di passaggio”;
– stanziare risorse ad hoc, e in ogni caso la calmierizzazione dei prezzi, per incentivare l’utilizzo degli “spazi educativi integrati” anche per le molte famiglie che in questo momento si trovano in forte difficoltà economica, permettendo il pagamento dei centri estivi anche con i voucher non ancora spesi per il bonus babysitter, come da indicazione dell’ultimo decreto;
– attivare un tavolo di concertazione con tutte le parti interessate e con le rappresentanze sindacali per verificare insieme la possibilità di utilizzare il personale educativo “precario” del Comune di Roma negli “spazi educativi integrati” 0-3 e a prevedere per la fascia 3-14 l’impiego anche delle associazioni del terzo settore;
– prevedere la formazione di tutto il personale impiegato negli “spazi educativi integrati”, sui temi della prevenzione del Covid19, nonchè sugli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, sulle misure di igiene e sanificazione e altresi’ sulle misure previste per il distanziamento sociale, con particolare attenzione agli aspetti psicologici, cognitivi e comportamentali di ciascun minore;
– garantire e verificare che tutto il personale impiegato sia dotato di dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) e che l’ingresso presso gli spazi educativi integrati sia consentito esclusivamente previo rilevamento della temperature;
– attivare tutte le procedure necessarie, al fine di ridurre i tempi di attivazione degli “spazi educativi integrati”, uniformando per tutta la città le indicazioni che provengono dall’amministrazione comunale, per consentire ai giovani cittadini e alle loro famiglie di usufruire di questa possibilità il prima possibile.
Fonte: RomaToday