La cattiva gestione della discarica di Malagrotta è emblematica. Anni di sversamenti di rifiuti in una buca gigantesca senza trattamenti adeguati, 5 mila tonnellate al giorno per vent’anni con danni ambientali ancora da indagare fino in fondo. E poi c’è il Tmb di Rocca Cencia, parzialmente sequestrato nel 2020 all’interno di un’indagine per violazione delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Pessimi esempi da non ripetere. Perché la normativa, d’ora in avanti, venga rispettata e anche i cittadini lo possano verificare, Ama dovrà mettere in piedi un sistema di monitoraggio costante degli impianti futuri, quelli che si appresta a realizzare per chiudere il ciclo rifiuti sul territorio. A stabilirlo una mozione approvata nell’ultima seduta di Consiglio comunale, a firma dei consiglieri della lista Calenda, Francesco Carpano, Flavia De Gregorio, Dario Nanni.
Monitoraggi e studi ambientali
Si chiede un controllo costante degli inquinanti di acqua, suolo, sottosuolo, aria e dei miasmi, in prossimità delle discariche e degli impianti di trattamento, deposito, trasformazione e smaltimento, rendendo le rilevazioni effettuate pubbliche e consultabili per i cittadini, in modo continuativo. Insieme alla predisposizione di indagini di suolo, sottosuolo e aria partendo dai dati finora acquisiti, in linea con quanto già realizzato negli anni precedenti. Vedi il programma epidemiologico Eras Lazio che nel 2013 ha studiato la correlazione diretta tra l’esposizione agli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio e la salute degli abitanti. O lo studio ambientale dell’Ispra del 2010 sulla discarica di Malagrotta.
Più trasparenza per i cittadini
Si tratta di un’attività di trasparenza che potrebbe ridurre la diffidenza della cittadinanza e le proteste rispetto agli impianti di trattamenti dei rifiuti. “Per potere recuperare la fiducia dei cittadini è necessario tenere comportamenti e gestione dei rifiuti improntati alla massima trasparenza delle informazioni, rispetto delle normative e adottare meccanismi atti a rassicurare la popolazione residente sulla sicurezza degli impianti e la salubrità dell’ambiente circostante” si legge nell’atto passato dal voto dell’aula. Da qui l’idea di organizzare anche visite presso impianti che hanno le stesse caratteristiche di quelli previsti sul territorio, “per i comitati, associazioni o cittadini che ne abbiano interesse, così da diffondere le corrette informazioni nella cittadinanza”.
Fonte: RomaToday